03 febbraio 2017
Marco è in Italia con Alice, per alcuni controlli . Abbiamo così l’occasione di poterci incontrare per parlare sugli sviluppi della costruzione della nuova ala della scuola e cenare assieme. Gli raccontiamo come Associazione Progetto Giulia si attivi per raccogliere fondi per i progetti e gli facciamo vedere il laboratorio delle bomboniere: una bella chiacchierata da cui nasce questo progetto!
Ogni due anni, a gennaio, Marco e Giulia ospitano nella missione di Cochahuain circa 300 bambini (dalla quarta elementare in su) che dopo un periodo di convivenza e attività che dura tre settimane, fanno la prima Comunione.
Durante la loro permanenza alla missione, per ognuno di loro viene confezionata la divisa: una camicia bianca e gonna o pantalone, con una borsetta ricamata. Sarà l’abito che indosseranno il giorno della cerimonia, e che diventa poi la divisa scolastica.
La permanenza di tre settimane di ciascun bambino comporta la gestione di pasti, pulizia personale, confezionamento della divisa e della borsetta, per un costo che si aggira sui 50 euro. Far fronte alla spesa totale, visto che l’attività di Marco e Giulia si basa sulle donazioni, non è così semplice.
CHE FARE?
Avviamo un nuovo progetto: PROGETTO PRIME COMUNIONI!
COME FINANZIARLO?
A gennaio 2018 si era riusciti a coprire la spesa per 90 bambini!
Per Marco e Giulia è stato proprio un bel regalo.
Dalla missione di Cochahuain a Yungay
23 GENNAIO 2018 “Carissimi, vi mando qualche foto dell’avanzamento delle Prime Comunioni, abbiamo finito la seconda settimana e siamo ormai agli sgoccioli visto che la prima comunione sarà sabato… il metodo per insegnare ai bambini è sempre quello di drammatizzare le parti della Bibbia e della vita di Gesù. Questa è l’Ultima Cena che loro hanno rappresentato davanti ai loro genitori. In alternativa, si fanno inscenare i vari fatti del catechismo, tipo la gerarchia della chiesa con il Papa, vescovi, diaconi e suore.
La settimana scorsa abbiamo avuto la riunione con i genitori, cioè un pomeriggio (dalle 11 alle 16) in cui i genitori hanno visto e partecipato a quello che i loro figli stanno facendo e in cui il padre ha spiegato l’importanza di andare a messa la domenica e di far partecipare i figli all’oratorio la domenica. Quel giorno eravamo più di 400 a mangiare, a giocare e al catechismo insieme.
Un momento del pranzo… qui come vedete è tutto più semplice e naturale: si sta fuori all’aperto, si fa da mangiare tanto ma quel che c’è per tutti. È davvero un momento bello e intenso per la nostra missione.
Grazie a presto, Giulia “
VENERDÌ 26 GENNAIO – mattina, prima confessione
Questo è l’ultimo giorno, cioè venerdì prima delle prime comunioni dove tutti bambini che erano già battezzati si sono confessati per la prima volta. Per spiegare come i nostri peccati fanno soffrire Gesù come i colpi ai chiodi che lui ha sulla croce, abbiamo messo in scena la passione di Gesù e tutti bambini hanno assistito con la corona di spine fino al momento della confessione.
VENERDÌ 26 GENNAIO – pomeriggio, battesimi
Per tutti bambini e ragazzi che non erano battezzati il pomeriggio abbiamo fatto un battesimo comunitario. Tra gli aspiranti alla prima comunione e i loro fratellini ne abbiamo battezzati quasi 200. Qui battezzare un bambino costa sia per pagare il parroco, sia per fare un regalo ai padrini, quindi la gente aspetta finché sono grandi per farlo, soprattutto se non sono molto vicini alla parrocchia. Noi in questo giorno abbiamo l’abbiamo fatto gratuitamente.
SABATO 27, Prima Comunione.
“Ogni bambino è venuto con l’uniforme della scuola per essere tutti uguali, eleganti, e ordinati senza distinzione di chi ha più o meno soldi. Noi abbiamo regalato a tutti una camicia bianca nuova e come vedete tutti avevano la loro borsa, una targhettina con un’immagine della prima comunione e una preghiera che loro hanno scritto a Gesù e un mazzolino di fiori bianchi con una candela che hanno acceso dopo aver ricevuto la loro prima comunione.
Un momento del pranzo in cui abbiamo festeggiato, dopo la cerimonia con i bambini e i loro genitori.
Abbiamo cucinato tre dei maiali che abbiamo allevato durante l’anno con gli avanzi di mangiare della scuola. Per loro è un piatto tipico della festa perché qui la carne si mangia molto poco e principalmente è pollo perché è più economico.
È stata davvero una festa con del buon cibo e tante persone, eravamo quasi 1000.
Il menù era:
Questo è il materiale che abbiamo dato a tutti bambini all’inizio delle prime comunioni, così che tutti potessero fare al meglio il loro quaderno del catechismo, che gli rimarrà come ricordo della Prima Comunione:
Questi sono dei genitori che ci hanno aiutato a uccidere, tagliare e poi cucinare il maiale nel forno a legna.
Per fare tutto abbiamo iniziato il giovedì e a cucinare la mattina della prima comunione alle 4:00… non pensiate sia crudele uccidere i maiali: qui davvero la carne si mangia pochissimo e per la gente, che si nutre a riso, patate e verdura, il modo in cui tu gli cucini è segno di quanto ci tieni a loro, quindi non è festa senza un buon piatto di carne!
Alla fine una bella foto tutti insieme. Se guardate bene in mezzo c’è anche il padre Paolo che ha guidato le prime comunioni e Marco.
Ed infine il mio super gruppo di cuoche… per me è stata un’occasione di dare lavoro a cinque donne madri di famiglia che avevano bisogno di lavorare per mantenere i loro figli. Abbiamo cucinato tutto a legna e come vedete all’aria aperta sotto un tetto con mega pentoloni. Tutti i pranzi cucinavamo per 250 persone e tutte le sere per 70 che si fermavano.
Grazie di tutto,
A presto Marco e Giulia
Ecco finite le prime comunioni.
È stato veramente bellissimo grazie davvero a tutti di averci aiutato a sostenerle nel modo migliore per tutti bambini.
La situazione è molto cambiata rispetto al 2018. Siamo in piena pandemia, e arriva una lettera da Marco.